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I protagonisti della musica per film

Creuza de Mà, è un festival dedicato alla musica per film: proiezioni, concerti, incontri. Nella cornice intima e informale dell’Isola di S.Pietro e nel paese di Carloforte per quattro giorni si mette al centro la musica applicata al cinema, in compagnia di compositori, registi, attori e studiosi di cinema che svelano il mistero del legame tra musica e immagini, guidandoci a scoprire il rapporto inscindibile sul piano drammaturgico ed espressivo della musica per ï¬lm. In questi pochi anni di vita sono stati ospiti del Festival tanti personaggi del mondo cinematografico e musicale, moltissimi i compositori di colonne sonore e i musicisti che si sono esibiti in concerto: Wim Mertens, Mauro Pagani, Theo Teardo, Peppe Servillo, Paolo Fresu, Alexandre Balanescu, Nada, Banda Osiris, Rita Marcotulli, Javier Girotto, Luciano Biondini, Rocco De Rosa, Paolo Buonvino, Louis Siciliano, Michele Fedrigotti, Solis Sting quartet, Christian Marcia, Remo Usai, Quartetto Arborada, Mauro Palmas, Simonetta Soro, Marcello Peghin, Silvano Lobina, Maurizio Rizzuto, Danilo Cherni, Pierfrancesco Loche, Mario Brai, Rigel Quartet, Nielsa, Paolo Carrus Quartet, Big Band Scuola Civica di musica di Cagliari, Vondelpark. I registi e attori: Giuseppe Piccioni, Davide Ferrario, Costanza Quatriglio, Ferdinando Vicentini Orgnani, Antonello Grimaldi, Caterina Murino, Alessandro Piva, Alessandro Aronadio, Rocco Papaleo, Vittorio Taviani, Paola Randi, Vittorio Nevano, Marco Antonio Pani, Monica Affatato, Luciano D’Onofrio, Alberto Molinari, Laura Mazza, Francesco Cabras, Michele Vietri, Romano Usai, Raffaella Milazzo, Patrizia Santangeli. La squadra degli esperti che hanno condotto gli incontri tra gli ospiti e il pubblico: Luca Bandirali, (docente di Storia e Tecnica della Sceneggiatura presso l’Università del Salento e conduttore della trasmissione cult RAI3 dedicata al cinema: Hollywood Party); Riccardo Giagni (Musicista e Compositore, docente di Storia della musica per il cinema presso la Facoltà di Beni Culturali dell’Università del Salento); Enzo Gentile, scrittore, giornalista e musicologo, consulente e autore radiofonico e televisivo, uno dei più grandi esperti italiani di musica rock e popolare; Curzio Maltese, autore teatrale e cinematografico, scrittore, giornalista e critico cinematografico.

BANDA MUSICALE DI CARLOFORTE È stata costituita il 30 dicembre 1981 da un gruppo di appassionati, desiderosi di riprendere una tradizione, iniziata nei primi anni del secolo.Data dai primi del ’900 infatti, la nascita della prima Banda Musicale a Carloforte e da allora, nel corso degli anni, con l’alternarsi di una o due Bande, segno della passione dei carlofortini per la musica, il nostro paese ha sempre avuto la sua Banda Musicale: La Banda Musicale della Società Mutua, la Banda Musicale Giuseppe Verdi, I Luigini una Banda composta da bambini, la Fanfara della G.I.L., la Banda Musicale S. Cecilia, ed in ultimo la nostra Banda Musicale Città di Carloforte, che hanno segnato nel corso del secolo la storia musicale cittadina. Unificando le varie esperienze, si posero le basi affinché la “Banda Musicale Città di Carloforte”, erede e prosecutrice di quella tradizione, fosse di tutti i carlofortini e la scelta del nome ne è la garanzia.



LUCA BANDIRALI Luca Bandirali è nato a Latina nel 1973. Laureato in Architettura, è docente di Storia e Tecnica della Sceneggiatura, Storia Tecniche e Drammaturgia delle Produzioni Multimediali e Iconografia Musicale presso l’Università del Salento. E’ redattore della rivista di critica cinematografica “Segnocinema” dal 2001, e conduttore della trasmissione radiofonica “Hollywood Party” su Rai Radio 3 dal 2005. E’ stato autore per Sabina Guzzanti in ambito teatrale (“Vilipendio”, 2008) e cinematografico (“Le ragioni dell’aragosta”, 2007). E’ autore di numerosi saggi; fra le sue pubblicazioni in volume: “Questa città non me l’hanno raccontata. L’ho vista” (con Tonino Mirabella; prefazione di Renato Nicolini, Photo Division, 2000); “Musica per l’immagine” (Net Art Company, 2002); “Buongiorno, notte. Le ragioni e le immagini” (con Stefano D’Amadio, Argo, 2004); “Viva Zapatero!” (con Sabina Guzzanti, Bur, 2005); “Mario Nascimbene compositore per il cinema” (Argo, 2005); “Musica/regìa” (curatela; Argo, 2008); “Le ragioni dell’aragosta” (con Sabina Guzzanti, Bur, 2008); “Nell’occhio, nel cielo. Teoria e storia del cinema di fantascienza” (con Enrico Terrone; prefazione di Maurizio Ferraris, Lindau, 2008); “Il sistema sceneggiatura” (con Enrico Terrone, Lindau, 2009). Ha collaborato con i festival “Creuza de Ma” (Carloforte, Sardegna), “Laura Film Festival” (Levanto, Liguria) e “Bobbio Film Festival” (Bobbio, Emilia Romagna). A livello musicale ha realizzato sonorizzazioni di film presso i festival “Creuza de Ma” (Carloforte, Sardegna), “Corto & Fieno” (Lago d’Orta, Novara), “Max Fest” (Massafra). Ha inoltre ideato e condotto i seminari “Professor in the House. Afroamerican Dancefloor 1980-2010″ (Università del Salento, 2010) e “Musica & Cinema” (con Gianfranco Salvatore, Università del Salento, 2012); ha realizzato la serie di dj set “Black Bonanza” nelle stagioni 2010-2011 e 2011-2012, con la partecipazione al progetto “Black Europe”, evento della rassegna ProgettoProg. E’ membro del CBMR/Europe istituito dal Columbia College di Chicago presso l’Università del Salento dal 2011, con la qualifica di resident dj.


ANDREA FARRI Nato a Roma nel febbraio 1982, Andrea Farri studia pianoforte alla Scuola di Musica Popolare di Testaccio. Il suo maestro è il jazzista Andrea Alberti. Laureato in Storia Contemporanea all’Università di RomaTre, ha fatto anche numerose esperienze da assistente alla regia, tra cui “La tigre e la neve” di Roberto Benigni. Figlio d’arte, inizia a scrivere musiche per il teatro fin da giovanissimo. A 25 anni firma la sua prima colonna sonora cinematografica. Ha scritto e orchestrato la colonna sonora dei film “Un gioco da ragazze” e “Gli sfiorati” del suo coetaneo Matteo Rovere, la serie “La scelta di Laura” e il film “Henry” di Alessandro Piva, la serie “Squadra Antimafia Palermo Oggi” di Beniamino Catena e Giacomo Martelli; e ancora i film “Il richiamo” di Stefano Pasetto, “Ragazze in web” di Marco Pontecorvo, “Il delitto di Via Poma” di Roberto Faenza,”Quando la notte” di Cristina Comencini. In ambito teatrale ha collaborato tra gli altri con Stefano Benni, Lucia Poli, Alessandro Preziosi, Paolo Poli, Lidia Ravera, ElleKappa, Massimo Wertmuller, Remo Remotti, Alda Merini. Ha scritto canzoni per Nada, L’Aura e Lara Martelli.


ENZO GENTILE Milanese, 1955. Si occupa di musica da sempre: professionalmente inizia con le prime radio libere dalla fondazione di Radio Popolare (1976), e quindi con giornali di ogni periodicità e vocazione, dai quotidiani alle riviste musicali, dai settimanali d’informazione ai mensili specializzati. Ha curato mostre dedicate alla storia della grafica e delle copertine dei dischi, lavorato per numerosi programmi radiofonici alla Rai e con emittenti private (Radio 24). Consulente per festival e manifestazioni, è ideatore e co-direttore artistico della rassegna Suoni e Visioni, dal 1990. E’ nel gruppo che ha fondato il MantovaMusicaFestival, insegna all’Università Cattolica di Milano, a Parma e Bologna, è il più antico autore di Smemoranda, presente fin dalla prima edizione. Ha pubblicato una decina di libri: i più recenti sono Legata a un granello di sabbia (Melampo) che ha vinto diversi premi e A day in the life (Editori Riuniti), del novembre 2006. Hendrixiano militante, attualmente scrive per vari giornali, ha curato la prima grande mostra italiana sui Beatles, Arrivano i Beatles, Aosta, dicembre 2007, catalogo Skira, oggi tradotto anche all’estero, seguita da Beatles 68, Milano, giugno 2008. Di giugno, a Siena, è anche la grande mostra SienaJazzEye centrata sulle migliori 500 copertine della storia del jazz (catalogo Mazzotta). Nel 2009 inaugura la rassegna Music Club, al teatro Dal Verme e cura una serie di rievocazioni storiche per il 40ennale di Woodstock, per il festival bolognese Biografilm e al Montreux Jazz Festival. Nel 2010 escono due libri, “Jimi santo subito!” (Shake), in occasione del quarantennale della morte di Jimi Hendrix, cui segue una lunga serie di presentazioni in tutta Italia, conferenze-spettacolo con filmati e musica dal vivo. L’altro, firmato insieme a Fabio Schiavo, e’ “Beatles a fumetti” (Skira), centrato sulla storia dei Beatles visti da illustratori e disegnatori di tutto il mondo intorno alla quale e’ in preparazione una mostra.


RICCARDO GIAGNI Laurea in filosofia, studi musicali presso il Conservatorio dell’Aquila. Dal 1976 collabora con la Rai come autore, regista, consulente musicale e conduttore di programmi culturali. Produttore, arrangiatore e autore nel settore della discografia nazionale. Ha curato festival e convegni internazionali legati alla musica e alle arti visive e collabora con musei e istituzioni nazionali e internazionali (Centre Georges Pompidou di Parigi, Museo d’Arte Contemporanea di Strasburgo, Sound Art Museum di Roma, Istituto Europeo di Design, Biennale di Venezia, École Supérieure Libre d’Études Cinématographiques di Parigi). Dal 2010 è membro dell’Osservatorio sulla Creatività della Provincia di Roma. Dal 2004 dirige una collana di volumi dedicati alla molteplicità delle relazioni fra immagine e suono in campo estetico (Ascoltare lo sguardo – Edizioni Argo). Dal 1998 insegna Storia della musica per il cinema nella Facoltà di Beni Culturali dell’Università del Salento e dal 2002 anche al Dams della stessa Università. Dal 2011 è Professeur résident presso l’Université de Paris 8. Tiene corsi, seminari, master classes e stages presso università, conservatori e scuole d’eccellenza e di Alta Formazione in Italia e all’estero. Dal 2007 anima e conduce, assieme a Luca Bandirali, gli incontri su cinema e musica nel Festival “Creuza de mä†di Carloforte. Ha lavorato con numerosi registi, da Luciano Odorisio (Magic Moments) a Mimmo Calopresti (1943: La scelta), da Carlo Lizzani a Massimo Costa (Voglia di Rock), da Egidio Eronico (My Father, Festival di Berlino 2005) ai fratelli Taviani (consulenza musicale per La masseria delle allodole, Festival di Berlino 2007), da Brad Mirman (The Shadow Dancer, Festival di Taormina, 2005) a Sabina Guzzanti: (R(a)iot per la TV (2003), Reperto R(a)iot (2004) e Vilipendio (2008/2009) per il teatro firmando in entrambi i casi le musiche originali. Sue le musiche di: Viva Zapatero! (2005) – Evento Speciale alla Mostra del Cinema di Venezia e in concorso al Sundance Film Festival e altri, Le ragioni dell’aragosta (Giornate degli Autori, Mostra del Cinema di Venezia 2007) e Draquila – L’Italia che trema (Selezione Ufficiale Festival di Cannes 2010) composte in collaborazione con Maurizio Rizzuto. Per Marco Belloccio ha curato le colonne sonore di: Sogni infranti, La religione della Storia, L’ora di religione (concorso a Cannes, 2002), Buongiorno, notte (concorso a Venezia, 2003), Il regista di matrimoni (concorso a Cannes, 2006). Ha scritto le musiche del film-tv Scacco al re di Claudio Canepari (2007) in onda su Raitre e ha collaborato con Paolo Franchi alla colonna sonora di Nessuna qualità agli eroi (concorso a Venezia 2007). Ha composto le musiche del film La fabbrica dei tedeschi di Mimmo Calopresti (Evento Speciale alla Mostra del Cinema di Venezia 2008). Ha collaborato con Gianfranco Giagni per il film documentario Dante Ferretti: production designer (fuori concorso alla Mostra del Cinema di Venezia 2010). Compone le musiche originali del film di Antonio Falduto The Italian Consul (concorso al Taormina Film Fest 2011) e quelle del film documentario Pasta nera (concorso alla Mostra di Venezia 2011). Ha ricevuto premi per le musiche di: L’ora di religione( Premio Internazionale Ennio Flaiano 2002), Il regista di matrimoni (Premio Speciale AITS 2005-2006). Premio alla carriera in progress del Festival del Cinema di Stintino (2007).


IN QUINTETTO Clarinetto Marina Cesari, violoncello e chitarra Pasquale Filastò, contrabbasso Andrea Avena, batteria, percussioni e fisarmonica Cristian Marini. Brani scritti per il cinema, per il teatro, per concerto, appositamente rivisitati, riarrangiati da Nicola Piovani in versione da piccolo gruppo di solisti. Rispetto ai concerti di ampio organico orchestrale, il “Concerto in quintetto†è anche una riflessione più intima e flessibile, un concerto che molto punta sulla cantabilità dei singoli strumenti – il sassofono, il violoncello, la fisarmonica – ma anche sulla duttilità ritmica di un organico agile, che permette all’invenzione solistica di rivelare lati nascosti fra le pieghe di partiture destinate all’origine a un repertorio corale, collettivo.


CURZIO MALTESE Nato a Milano e cresciuto a Sesto San Giovanni, da ragazzo, dopo un periodo tra fabbrica e radio libere, decide di dedicarsi interamente al giornalismo. Ha iniziato ad occuparsi di sport e cronaca per i quotidiani la Gazzetta dello Sport, La Stampa e La Notte. È editorialista per il quotidiano la Repubblica e il settimanale il Venerdì di Repubblica, dove si occupa anche di critica televisiva. Nel 2006 ha pubblicato il libro Come ti sei ridotto (modesta proposta di sopravvivenza al declino della nazione), che analizza il fenomeno berlusconiano, proponendo le sue idee, come scrive Giorgio Bocca nella prefazione, sul fascismo perenne che torna nella storia italiana. Nel 2007 ha pubblicato I padroni delle città, libro nel quale tratta gli aspetti economici e socio-politici della maggior parte dei capoluoghi italiani, partendo dalla premessa che per i cittadini italiani la vera patria è sempre stata il proprio Comune di origine. Nel 2009 ha pubblicato La bolla – La pericolosa fine del sogno berlusconiano, in cui illustra, secondo il suo punto di vista, come il berlusconismo ha agito sulla società. Un certo dibattito hanno suscitato le sue inchieste sui costi della Chiesa cattolica a carico dei cittadini e dello Stato italiano, come l’otto per mille o l’ora di religione, dapprima apparse in numerosi articoli su La Repubblica[1] e poi raccolti nel libro “La questua”. A tali critiche il giornale cattolico Avvenire ha di volta in volta risposto con uno speciale on-line prima, e poi con un libretto a cura di Umberto Folena dal titolo: “La vera questua”, opuscolo allegato al quotidiano il 26 luglio 2008 che confuta in parte le tesi di Maltese.


GAVINO MURGIA Nuorese. Inizia a suonare a dodici anni il sax alto. Grazie alla ben fornita discoteca del padre ha la possibilità di scoprire e crescere ascoltando il jazz e la musica classica. A quindici anni inizia a suonare con vari gruppi pop e funky e a collaborare con alcune compagnie teatrali in Sardegna, frequenta i seminari di Paolo Fresu a Nuoro e da lì a poco parte a Siena per concorrere a far parte dell’Orchestr Giovanile Italiana di Jazz come primo sax tenore. Questa immersione nel mondo del Jazz gli consente di accrescere la propria esperienza e di conoscere tantissimi musicisti con i quali compie innumerevoli esperienze musicali in formazioni di ogni tipo duo, trio, quartetto etc. La Sardegna con le sue profonde radici musicali è costantemente presente nel suo percorso sonoro. Il canto a Tenore nel ruolo d Bassu, praticato già in adolescenza e lo studio tradizionale delle Launeddas, si fondono nel tempo con la musica afroamericana trovando un percorso inedito e originale. Al sax Soprano e Tenore affianca anche il sax Baritono, Flauti e Duduk. Ha suonato e registrato tra gli altri con: Rabih Abou Kalil, Bobby McFerrin,Michel Godard, G.Trovesi, Antonello Salis, Mal Waldron, Djivan Gasparian, Araik Bakhtckian, Salvatore Bonafede, Pietro Tonolo, Paolo Fresu, Famoudou Don Moye, Roswell Rudd, Sainko Namtcylak, Bebo Ferra, Danilo Rea, Babà Sissokò, Badara Seck, Al di Meola, Paolo Angeli, Hamid Drake, Franck Tortiller, Luigi Cinque, Mauro Pagani, Gianna Nannini, Massimo Ranieri, Andrea Parodi, Vinicio Capossela, Piero Pelù, Piero Marras, Bertas, Tazenda, Luigi Lai, Elena Ledda, Solis String , NOA, Gil Dor, Zohar Fresco, etc. etc. Inoltre con vari gruppi italiani e stranieri ha suonato nei principali jazz festival italiani europei ed extraeuropei, tra gli altri in Francia, Finlandia, Norvegia, Svezia,Portogallo, Inghilterra, Germania, Spagna, Belgio, Austria, Polonia, Turkia, Marocco, Sud Africa, Cuba, Yemen, Pakistan, USA, Russia ecc.


LUCA PERCIVALE Luca Percivale, 40 anni, montatore e regista con l’isola nel cuore. Nato a Cagliari ma cresciuto a Milano, sette anni fa, dopo una vita passata negli studi di post produzione di tutta Europa, decide di tornare nella sua città. Una quasi laurea in scienze politiche, e una grande passione per le immagini in movimento. Inizia la sua carriera come runner in una nota casa di produzione (Motion Picture House) e dopo qualche anno diventa il primo montatore, responsabile del reparto effetti speciale e post produzione. Firma il montaggio dei clip dei più grandi artisti nazionali da Giorgia, a Jovanotti e Pino Daniele. Collabora con Tornatore e gira i Caraibi in crociera (per il lancio di WIND) assieme alla coppia Greggio-Iacchetti. Lo affascina il montaggio, prima in moviola poi col analogico e infine in digitale. Poco più che trentenne iniziano le prime incursioni nel mondo della regia e decide di mettersi in proprio: collabora con le maggiori case di produzioni e agenzie pubblicitarie europee (Milano&Gray,Euroscg, McCann Erickson, Leo Burnett, Film Master, Milonga, Havana, Interactive Group, etc). A 36 anni lo chiamano da Tiscali: il grande patron vuole coinvolgerlo nel progetto IPTV. C’è il mare di mezzo e, ovviamente, accetta. Nel 2008 il grande salto: assieme a un piccolo gruppo di esuli tiscaliani fonda a Cagliari, Shibuya, un cantiere della creatività che si occupa di web e audiovisivi. Tra le tante produzioni firmano le campagne pubblicitarie di QVC, Porcovino e Starwood Costa Smaralda. Nasce il sodalizio creativo coi Sikitikis e gira alcuni dei loro video più popolari della rete. Nel 2010 vincono il premio Web Italia battendo anche il sito del grande designer Giugiario. Dal cuore di una piccola isola del mediterraneo sono soddisfazioni che contano.


NICOLA PIOVANI Nicola Piovani è nato il 26 maggio 1946 a Roma, dove ha sempre vissuto e lavorato. Di mestiere fa il musicista (pianista, direttore d’orchestra, compositore di musica per il cinema e il teatro, di canzoni, di musica da camera e sinfonica). Diplomato in pianoforte al conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, fra i maestri che l’hanno avviato alla composizione ha avuto il greco Manos Hadjidakis. Risale al 1968 la sua prima musica per immagine, scritta per i cinegiornali sul movimento studentesco della facoltà di Filosofia di Roma che Piovani frequentava. L’anno successivo, compone la sua prima musica per un lungometraggio: N.P. Il segreto di Silvano Agosti. Piovani scriverà musica per più di centocinquanta film collaborando fra gli altri con Fellini, Bellocchio, Monicelli, i Taviani, Moretti, Tornatore, Benigni. Fuori d’Italia ha lavorato con i registi Ben Von Verbong, Pál Gábor, Dusan Makavejev, Bigas Luna, Jos Stelling, John Irvin, Sergej Bodrov, Éric-Emmanuel Schmitt, Philippe Lioret, Danièle Thompson, Xavier Durringer. Nel 1999, con la musica di La vita è bella Piovani vince il premio Oscar. Tra gli altri premi che ha ricevuto si segnalano tre David di Donatello, quattro premi Colonna Sonora, tre Nastri d’argento, due Ciak d’oro. Ha ottenuto due nomination ai César, e al festival Musique et Cinéma di Auxerre ha guadagnato il premio del pubblico e la menzione speciale della giuria. Negli anni Settanta ha musicato con Fabrizio De André gli album Non al denaro, non all’amore né al cielo e Storia di un impiegato. Molte le musiche di scena composte da Piovani (tra i registi con cui ha collaborato, si ricordano Carlo Cecchi, Luca De Filippo, Maurizio Scaparro, Vittorio Gassman). Con Luigi Magni e Pietro Garinei, realizza per il Teatro Sistina la commedia musicale I sette re di Roma. Piovani ha scritto diverse opere da concerto: La cantata del Fiore (1988), La cantata del Buffo (1990), Il signor Novecento (1992), Canti di scena (1993), Romanzo musicale (1998), lo stabat mater La Pietà (1999), La cantata dei cent’anni (2006), tutte su testi di Vincenzo Cerami. E ancora L’isola della luce (2005) su brani dall’Ecclesiaste e testi di Omero, Sicilo, Byron, Einstein, Cerami, Seferis, Mesomede da Creta. Nel 2002, per il Théâtre National de Chaillot, Piovani ha messo in musica Concha Bonita, création musicale, su libretto di René de Ceccatty e Alfredo Arias. Nel 2009, su testo di Eduardo De Filippo, ha composto la cantata sinfonica Padre Cicogna, rappresentata al teatro San Ferdinando di Napoli con Luca De Filippo (voce recitante) e l’orchestra del San Carlo diretta dallo stesso Piovani. Nel 2008 è stato nominato Chevalier dans l’ordre des Arts et des Lettres dal ministro francese della Cultura.


MATTEO ROVERE Matteo Rovere inizia a realizzare corti e documentari in giovanissima età. A 19 anni ottiene il primo riconoscimento, il Premio Kodak per il Miglior Cortometraggio Italiano al Salerno Film Festival Linea d’Ombra. Nel periodo successivo realizza diversi film brevi, invitati complessivamente ad oltre centoquaranta festival tra Europa e Stati Uniti. Il solo Homo Homini Lupus, interpretato da Filippo Timi, ha vinto più di trenta premi, tra cui il Nastro d’Argento 2007 per il Miglior Cortometraggio. Ha esordito nel lungometraggio con Un Gioco da Ragazze, prodotto da Colorado Film e Rai Cinema, selezionato in concorso al Festival Internazionale del Film di Roma e uscito nelle sale italiane nel novembre 2008.


ANTONELLO SALIS Nasce il 28 febbraio 1950 a Villamar (CA). Inizia a suonare la fisarmonica a sette anni, in seguito si avvicina al pianoforte studiando da autodidatta. Negli anni ’70 milita in diversi gruppi rock suonando l’organo Hammond.Nel 1973 forma il trio “CADMO†con Riccardo Lay e Mario Paliano, che diventa in seguito il quintetto “G.R.A.†con l’aggiunta del sassofonista Sandro Satta e del trombonista Danilo Terenzi. Nello stesso periodo suona nel quintetto di Massimo Urbani e nella Grande Elenco Musicisti di Tommaso Vittorini. Dal 1978 è protagonista in piano solo e fisarmonica in Italia ed all’estero ospite dei maggiori jazz festivals. Il suo percorso musicale ormai trentennale è costellato da collaborazioni eccellenti per citarne alcune: Enrico Rava, Paolo Fresu, Furio Di Castri, Stefano Bollani. Come solista ha inciso 4 dischi: “ORANGE JUICE, NICE FOODâ€, “SALIS!â€,“QUELLI CHE RESTANOâ€, “PIANOSOLOâ€. CAM 2005, Antonello Salis-Joey Baron Duo (Cam Jazz, marzo 2008) – Antonello Salis-Fabrizio Bosso Duo (Parco della Musica Records,â€Stunt†Fabrizio Bosso Dicembre 2008. Musicista eclettico Salis, nel corso della sua carriera, si è confrontato in progetti di teatro (Remondi e Caporossi, Festival di Sant’Arcangelo), Remo Remotti in uscita un prossimo lavoro in vinile, rassegne e festival di cinema (Biennale di Venezia, Taormina Festival), danza (con Roberta Escamilla Garrison, Teri Weikel).Con Gérard Pansanel ha firmato le musiche del film di Eric Romher “Racconto d’autunnoâ€.Ha inoltre collaborato con Pino Daniele, Ornella Vanoni ed altri artisti al di fuori dell’ambito strettamente jazzistico. Ha partecipato a numerosi Festival di Jazz nazionali ed internazionali tra i quali: Umbria Jazz, Roccella Jonica, Sant’Anna Arresi, Berchidda, Clusone, Cagliari EuropeanJazzFestival, Ravenna, Parigi, Montreux, Nizza, Le Mans, Madrid, Mosca, Londra. Nel corso della sua lunga carriera ha ottenuto vari riconoscimenti a livello europeo ed internazionale : premio “Django d’or†2005 per l’Italia come musicista affermato.Premio alla Carriera : Cagliari European Jazz 2008. Top Jazz 2008 tastiere piano e fisarmonica , 2009 Top Jazz miglior disco STUNT con il trombettista Fabrizio Bosso. Ultimo lavoro presentato in prima assoluta all’EcJ EXPO prodotto Sard’s music distribuito EGEA “Giornale di Bordo†20 novembre 2010 :Antonello Salis,Paolo Angeli ,Gavino Murgia,Hamid Drake. Sul sito www.antonellosalis.com discografia selezionata.


SIKITIKIS I Sikitikis sono un gruppo musicale italiano nato a Cagliari nel 2000. Il nome della band è un palindromo composto dalle parole siki, dall’inglese “sick” (“malato, fuori di testa”), e Tiki, nome delle divinità antropomorfe polinesiane. Sono stati la prima produzione dell’etichetta indipendente Casasonica, con il disco Fuga dal deserto del tiki (2005), prodotto da Ale Bavo e mixato da Max Casacci, chitarrista dei Subsonica. La stessa casa discografica ha prodotto il loro secondo disco, B (2008), con il quale il gruppo ha rinunciato alla distribuzione tradizionale, tirandosi fuori dai normali circuiti commerciali, puntando sulle vendite on-line e quelle dirette nei concerti, aggirando i problemi di produzione legati alla crisi del mercato musicale e proponendo un prezzo popolare. Hanno partecipato ad importanti festival di musica indipendente quali Tora! Tora!, Rock Tv Day, Assorock, Giù La Testa, Independent Day. Prima dell’uscita del primo disco, nel 2004, la loro abilità nella reinterpretazione delle colonne sonore d’autore viene notata dal critico cinematografico Mario Sesti che li invita a partecipare all’Umbria Film Festival, dove omaggiano l’attore Gianmaria Volonté e il regista Elio Petri con una sonorizzazione il cui alto spessore sarà premiato con una replica al teatro Ambra Jovinelli di Roma, durante la rassegna Sguardo Ribelle, come unico contributo musicale in occasione del decennale dalla morte di Volontè. Il 27 novembre 2005 viene loro consegnato il premio M.E.I. 2005/2006 come rivelazione dell’anno nella categoria indie-rock. Tra 2005 e 2006, con un tour di ottanta date, i Sikitikis calcano i palchi di tutta Italia, esprimendo la propria attitudine rock nella dimensione a loro più congeniale, il live. Sempre nel 2006, suggellano il legame col cinema, componendo la colonna sonora del film Jimmy della collina, con la regia di Enrico Pau (nelle sale a marzo 2008), e con la sonorizzazione del film La decima vittima, in collaborazione con l’Hiroshima Mon Amour di Torino. Nel 2008 esce B – il mondo è una giungla per chi non vede al di là degli alberi; il gruppo, supportato da Casasonica, decide di saltare la distribuzione tradizionale ed affidarsi alla diffusione diretta dei dischi ai concerti e per corrispondenza. Grazie a questo salto di filiera, B è uscito al prezzo di 6 euro. Segue un tour di 60 appuntamenti in tutta Italia. I Sikitikis diventano una delle realtà musicali più attive nel panorama indipendente nazionale e vengono per la prima volta invitati al MIAMI di Milano e all’ALTER01 di Roma, i festival più rappresentativi nella musica indie italiana in quegli anni. Nel 2009 l’ultima collaborazione con l’etichetta torinese con la realizzazione della cover di Cuore Matto per il film Cosmonauta di Susanna Nicchiarelli per la produzione di Fandango. Il film ha vinto la 66ª edizione della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, nella sezione Controcampo Italiano. Con la chiusura delle attività di Casasonica i Sikitikis pensano ad affrontare un percorso in totale indipendenza. E’ fondamentale l’incontro col produttore ferrarese Manuele Fusaroli, già produttore di Bugo, Nada, Le Luci della Centrale Elettrica, Giorgio Canali, Tre Allegri Ragazzi Morti, Zen Circus e altri. Nel 2010 esce Dischi Fuori Moda. L’album, realizzato in coproduzione con Manuele Fusaroli, ottiene straordinari riscontri di critica e pubblico e attira l’attenzione di Caterina Caselli. Nel marzo 2011 i Sikitikis firmano un contratto editoriale con la Sugar Music.


GIOVANNA TAVIANI Ha debuttato come documentarista nel 2004 con il film-documentario I NOSTRI 30 ANNI: GENERAZIONI A CONFRONTO (G.B. Palumbo Editore e Nuvola Film), presentato al Torino Film Festival. Nel 2005 realizza il suo secondo film-documentario RITORNI (Nuvola Film in collaborazione con G.B. Palumbo Editore e Yenta Production), presentato alla Festa di Roma 2006, vincitore del Premio Speciale della Giuria al Potenza International Film Festival, Menzione speciale della Giuria al Premio Fondazione Libero Bizzarri. Saggista e studiosa di cinema e letteratura ha scritto diversi testi fra cui Parole contro parole. Crisi del linguaggio e vocazione al tragico nelle novelle di Pirandello (Università della Calabria, 1998); Michelstaedter (G.B. Palumbo Editore, 2002); Lo sguardo ubiquo. Al confine tra letteratura e cinema (G.B. Palumbo Editore 2006). Ha svolto attività accademica in diversi atenei italiani. Dal 1997 è nella redazione della rivista “Allegoria†diretta da Romano Luperini. Ha curato testo e regia di documentari storico-didattici fra cui: Letteratura e cinema (G.B. Palumbo 1998); Il Neorealismo. Cinema e letteratura (Palumbo 1999); Il linguaggio cinematografico (G.B. Palumbo 2003). Direttrice e regista della collana di documentari a taglio interdisciplinare Dal testo allo schermo. Al confine tra letteratura e cinema (G.B.Palumbo 1998)Il Neorealismo.Cinema e Letteratura (Palumbo 1999); il linguaggio cinematografico(Palumbo 2003). Direttrice e regista della collana di documentari a taglio disciplinare Dal testo allo schermo. Al confine tra letteratura e cinema. (Palumbo Editore) nell’ambito della quale sono gà disponibili “Visconti: La terra trema†(a cura di G. Taviani); “Il Giallo:un maledetto imbroglio†(a cura di A.Prudenzi); “Pasolini: Decameron†( a cura di G.Rondolino). Dal 2007 è ideatrice ed direttrice del SalinaDocFest a Salina, Isole Eolie.


GIULIANO TAVIANI Giuliano Taviani è nato a Roma nel 1969. Ha studiato composizione e orchestrazione con il maestro A. Cusatelli. Dal 1992 scrive musica per il teatro, il cinema e la televisione. Per il cinema ha collaborato, con: Massimiliano Bruno, Giacomo Ciarrapico, Paolo e Vittorio Taviani, Francesco Munzi, Luca Lucini, Lucio Pellegrini, Massimo Venier, Frank Ciota, Massimo Cappelli, Franco Brogi Taviani, Gianni Zanasi, Luca Vendruscolo, Eros Puglielli, Carlo Vanzina, Giovanna Taviani. Per la televisione:”Boris la serie (1,2,3)”; G.Ciarrapico,M.Torre,L.Vendruscolo; “Non pensarci” G.Zanasi.L.Pellegrini; “Un paradiso per due” P.Belloni; “Buttafuori” G.Ciarrapico,M.Torre,L.Vendruscolo; “Padri e figli”G.Zanasi,G.Albano. Per il teatro: Mattia Torre: “Migliore”; “Il Figurante”; “In mezzo al mare”. Giacomo Ciarrapico e Mattia Torre: “L’ufficio†“Piccole Animeâ€; “Fammi Parlareâ€; “Io non c’entroâ€; “Tutto a postoâ€. Lello Arena: “La Festa delle Donne”; “I Menecmi”. Fabio Morichini:â€Quadri di cieloâ€; “Bocca chiusaâ€; “Riposoâ€; “Distanesâ€. Nel 2012 e’ candidato ai David di Donatello 2012. Nel 2012 ha ricevuto il premio migliore colonna sonora al festival di Cassano. Nel 2007 ha ricevuto il premio musica Imaie Festival GoldenGraal, Roma. Nel 2005, il Premio Migliore Musica Festival “Cinema e Musica” di Lagonegro; Premio Migliore Musica Festival Premiers Plans Festival D’Angers. Nel 2003 Premio Migliore Musica al festival di Gallio.


VITTORIO TAVIANI Vittorio Taviani nasce a San Miniato, in provincia di Pisa, il 20 settembre del 1929. Insieme al fratello minore, Paolo, si interessa fin da giovane di cinema e critica cinematografica. Dopo un’esperienza come assistenti del documentarista Joris Ivens, i due fratelli entrano in società con il regista Valentino Orsini con il quale realizzano due film impegnati “Un uomo da bruciare†(1962) con Gian Maria Volonté nella parte di un sindacalista e “I fuorilegge del matrimonio†(1963) in supporto del divorzio. Sciolto il sodalizio con Orsini, i due girano “I sovversivi†(1967), film che in qualche modo anticipa il movimento della contestazione. Ancora con Gian Maria Volonté firmano “Sotto il segno dello scorpione†(1969) un apologo mitico sul potere e la sopraffazione. Gli anni Settanta sono un periodo molto produttivo per i fratelli Taviani. Nel 1972 girano “San Michele aveva un galloâ€, ispirato alla vita dell’anarchico insurrezionalista Giulio Manieri, mentre nel 1974 hanno un buon successo di critica con “Allonsanfan†con Mastroianni e Lea Massari. Nel 1977 “Padre padroneâ€, tratto dal romanzo di Gavino Ledda che svela la ferocia della vita rurale sarda, vince la Palma d’Oro a Cannes, coronando la loro carriera di registi dediti all’impegno civile. Altro successo internazionale dei Taviani è l’epica resistenziale di “La notte di San Lorenzo†(1982) che descrive le vicende di alcuni contadini che diventano partigiani. Il film frutta ai due registi il Premio Speciale della Giuria a Cannes. Nel 1984 i due fratelli affrontano Pirandello con l’adattamento di alcune novelle in “Kaosâ€, progetto che coinvolge anche Franco Franchi e Ciccio Ingrassia. Successivamente di dedicano a “Good Morning Babilonia†(1987) che ricostruisce in maniera nostalgica il ruolo pioneristico degli italiani a Hollywood. Negli anni Novanta il duo registico deve affrontare un calo di ispirazione. Film come “Il sole anche di notte†(1990), adattamento da Tolstoi, o “Le affinità elettive†(1996) da Goethe, non convincono pienamente pubblico e critica. “Tu ridi†(1998), nonostante sia tratto da Pirandello e sia interpretato da Antonio Albanese e Lello Arena, viene ignorato al botteghino. Negli ultimi anni i due registi hanno lavorato per la TV con un altro adattamento di Tolstoj: “Resurrezione†(2001) e con lo storico “Luisa Sanfelice†(2004). Il loro ultimo film, “La masseria delle allodole†(2007), si occupa del genocidio armeno del 1915 ed è stato presentato al Festival di Berlino.